martedì 12 febbraio 2013

dalla Cina col furgone...CAPITOLO IV


giorno 3
sveglia alle 5.30...mi sento male, in effetti ho fame. La stretta allo stomaco aumenta quando affacciandomi alla finestra mentre il sole esita a sorgere vedo ombre di persone al crepuscolo che camminano verso i campi, ed altri già chini nelle risaie. 
Non è la fame, è il dubbio che si tratti di un altro dei miei momenti di catalessi trasognata, questa volta è triste e pregna di un senso di rassegnazione, ma è reale.

Almeno una banana, sono 3 giorni che non mangio...e la guida NO è TROPPO
LONTANO, DOBBIAMO PARTIRE PER LUOYANG, nooooooooooooooooo io ho fame cazzo
datemi da mangiare altrimenti bla bla bla...rivoglio i miei soldi brutti pezzi
di bal bla bla....avete capito figli di bla bla .....

e intanto le buone Tina e Daria riescono a sgattaiolare per procacciare
biscotti e succhi di frutta...
il viaggio per luoyang dura 4 ore, e dopo aver capito che in pullman non si
può dormire decido di fare tesoro di quello che vedono i miei occhi...campi di
riso, fiumi e laghi, barchette, case diroccate ma abitate in mezzo alla
campagna, e poverta. oh cielo quanta ne ho vista....Non ho fame, non voglio niente, anzi prendete tutto quello che ho, ma non ho niente. Conoscere le cose fa male, ma anche vivere con gli occhi chiusi. Sogno numero 10.000: la dura realtà.

Luoyang: città dell' henan che con un aggettivo si dice POLVEROSA. o anche
citta fantasma. solo polvere e nulla più.
in verità cose bellissime da vedere ma mal tenute. questi lordoni di cinesi
non hanno idea di cosa sia il restauro. noi restauriamo, loro rifanno.  nuovo è meglio di vecchio!
Comunque..temperatura 35 gradi, umidita 98%. ho fame ho sonno sono sporca.
ma arriviamo al tempio di Longmen: inizio a vedere pallettoni grigi per la
fame quindi non lo visito.

giorno4
mi riprendo in tempo per le grotte di Longmen, il mio sogno dopo l'esercito....
un fiume taglia in due la montagna. sui dorsi della montagna, e solo e soltanto statue ricavate dalla roccia della montagna stessa,
perfettamente cesellata e resa direi...umana.
figure divine di ogni dimensione, finchè...il buddha della pace. un ciccione
di pietra alto 17 metri. e dico 17 metri.
bellissimo, un'espressione ancora una volta umana, che ti guarda dall'alto e
ti dice: A BELLO CE L'HAI FATTA A VENI', EH?....minchia i brividi...

mentre il mio corpo perdeva gli ultimi liquidi rimasti percorriamo il ponte
che collega i due lati della montagna e dopo altri innumerevoli grotte
arriviamo io e Tina (le altre morte chissa sotto quale buddha
compassionevole...) al Tempio della montagna profumata.
per l appunto, per arrivare 200 gradini di pietra non è che sei tanto profumato..
chi abbandonava durate il percorso ,che affrontava la sfida con coraggio, chi
con astuzia, noi non so come ma alla fine siamo arrivate.

di nuovo i pallettoni grigi davanti ai miei occhi...via, maledetti, devo
vedere il tempio!!!
Ti, ci sei? ....si... aiuto sediamoci...chi è questo ma...parla con noi? ma
quale? vedo solo palle grige...
un monaco..."dovete essere stanche riposatevi, sedetevi qui.."
ci fa sedere su una terrazza e appena i pallettoni scompaiono torna la
vista...e che vista.

di fronte a me, che non so quanto in alto stavo, ma era tanto, il fiume e
dopo il dorso della montagna precedentemente visitato, di fronte a me il
ciccione di pietra e tutti i suoi amichetti di pietra alti 17 metri, ed il
rintocco della campana suonata a mano...ed io sudata, sporca, affamata, stanca,
felicissima che faccio? piango...Niente nella vita mi farà mai più sentire così, riconoscere il momento in cui si ritrova se stessi è l'esperienza più impossibile da vivere. Quante probabilità ci sono di assistere alla nemesi della propria vita di persona come se fosse un film? Quante persone possono realmente dire di aver vissuto un'esperienza di resurrezione senza morire? 
Io ho saputo chi sono nel tempio della Montagna Profumata 10 km a sud di Luoyang, davanti ad un Buddha di 17 metri tra la pietra e l'acqua.

Incanto numero 10.255: ciò che porti dentro di te, è visibile fuori da te?

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